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🧅 Leggere e mangiare con gusto: come le storie aiutano i bambini ad amare le verdure
Chi ha detto che i bambini non amano le verdure… non ha mai provato a leggergliele.
Sì, perché tra le pagine di un libro può nascere una magia: una zucchina diventa un razzo spaziale, una carota si trasforma in una bacchetta magica, un broccolo è l’albero incantato di un piccolo regno. Leggere ai bambini non serve solo a stimolare la fantasia o il linguaggio, ma può diventare anche uno strumento potentissimo per educare al gusto, con gentilezza e senza forzature.
Libri come semi: piantare curiositÃ
Nei primi anni di vita, i bambini imparano per imitazione e attraverso il gioco. Se vedono una verdura solo nel piatto, magari accompagnata da un «Dai, mangiala», è facile che storcano il naso. Ma se quella stessa verdura è protagonista di una storia, il loro sguardo cambia. Diventa curiosità , ascolto, voglia di partecipare.
Un albo illustrato può trasformare un rifiuto in interesse. Leggendo insieme, i bambini si immedesimano nei personaggi, provano empatia, e, spesso, finiscono per voler assaggiare quello che assaggia il protagonista.
Storie che nutrono
Esistono tanti libri meravigliosi pensati proprio per avvicinare i più piccoli al mondo delle verdure. Ci sono broccoli coraggiosi, piselli birichini, melanzane innamorate e perfino zucchine che imparano a volare. Queste storie parlano di amicizia, di accettazione, di avventure… e lo fanno con ironia e tenerezza. Alcuni esempi?
- Il mostro dei colori va a fare la spesa (dove la spesa diventa occasione di scelte alimentari colorate)
- Mangia i piselli! di Kes Gray e Nick Sharratt, perfetto per ridere insieme e scoprire che… forse i piselli non sono così terribili!
- Verdure in fuga di David Miles e Sara Ugolotti, dove zucchine e carote vivono un’avventura scatenata
Dal libro alla tavola
Una volta letta la storia, il gioco continua in cucina. Preparare insieme una ricetta ispirata al libro, dare un nome buffo al piatto (“i bastoncini magici di Bartolomeo” suona meglio di “zucchine al forno”, no?) e assaggiare senza pressioni: tutto contribuisce a creare un clima sereno intorno al cibo.
E non serve che mangino tutto. Anche solo toccare, annusare, assaggiare un pezzetto è un passo avanti. L’esperienza sensoriale, associata al gioco e alla lettura, costruisce un rapporto positivo con il cibo che dura nel tempo.
Un rituale affettuoso
Leggere e cucinare sono due gesti d’amore. Farli insieme ai nostri bambini rafforza il legame, crea ricordi, insegna loro che prendersi cura del proprio corpo può essere anche divertente.
Per questo, la prossima volta che tuo figlio ti dice «Io questa non la mangio!», prova a rispondergli:
«E se invece la leggessimo?»
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