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🐬Leggere al mare - il tempo lento delle storie d’estate
Leggere al mare: il tempo lento delle storie d’estate
a cura di Marika Kay – La Luna di Bartolomeo
C’è un tempo sospeso che solo il mare conosce. Un tempo fatto di onde che si rincorrono, di sabbia tra le dita, di mani appiccicose di gelato e occhi pieni di luce. È il tempo lento delle vacanze. Ed è anche il tempo perfetto per leggere.
Qui, in riva al mare, ogni libro ha un sapore diverso. Le parole sembrano più leggere, come se il vento le sfogliasse con noi. I bambini, distratti dal gioco e dal sole, si lasciano cullare dalle storie come da una ninna nanna tra gli ombrelloni. E noi adulti, per una volta, possiamo leggere senza fretta, senza timer, senza orologi.
Io sono in vacanza con i miei bambini. Siamo a Misano Adriatico, in un hotel all inclusive dove il tempo si misura in secchielli pieni d’acqua, in risate salate e in pagine sfogliate sotto l’ombrellone. La nostra valigia era piena di costumi… ma anche di libri. Alcuni scelti da me, altri da loro. Perché le storie sono una compagnia che non ingombra, ma che riempie le giornate.
La spiaggia è il nostro salotto d’estate. Leggiamo distesi sui teli, oppure seduti al fresco, mentre il più piccolo fa un pisolino tra le mie braccia. Leggiamo fiabe, racconti brevi, filastrocche. E spesso, leggiamo ad alta voce. Perché le parole, al mare, diventano eco. E la lettura condivisa ha un sapore speciale, di intimità e scoperta.
Leggere al mare è diverso. È più semplice. È più vero. Non servono programmi o obiettivi: basta lasciarsi andare. Scegliere libri leggeri o profondi, teneri o divertenti. L’importante è che parlino al cuore.
E poi, leggere in vacanza con i propri figli è un piccolo seme. Un’abitudine gentile che, giorno dopo giorno, diventa memoria. Loro forse non ricorderanno ogni storia letta, ma ricorderanno quella sensazione: il suono della voce della mamma, il profumo della crema solare, le parole che galleggiavano nell’aria come aquiloni.
Quindi sì, portate un libro in spiaggia. O magari due. Lasciateli impolverare un po’ di sabbia, fateli vivere accanto ai vostri giochi e ai vostri silenzi. E se avete bambini, leggete con loro. Anche solo una pagina. Anche solo una sera.
Perché l’estate passa. Ma le storie restano.
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